Nello zaino
TUTTO IN UNO ZAINO
“Sono alle tue spalle, tu non mi vedi. Mi porti con te come una tartaruga porta la sua casa o una lumaca il suo guscio.
Hai quello che ti serve e spesso di più di quello che puoi usare. Non mi vedi ma mi hai organizzato tu in base a quello che pensi possa esserti utile, servirti, essere indispensabile.
Ho tanti Lt diversi così mi definiscono da 20 lt, 40 lt, 40+ lt e vado molto oltre.
I colori sono a scelta raramente scelgono il bianco. Sono spesso scomodo e tu che non mi vedi mi senti ma spesso non mi ascolti.
Provo a comunicare con te ma tante, molte volte non ti accorgi che non hai avuto la giusta attenzione e sono stato caricato male.
Si, poi ti accorgi ma il dolore è già avanzato.
Mi hai scelto o ti sono stato dato ma alla fine mi hai comunque scelto…”
Potrebbe iniziare a presentarsi così se solo potesse esprimersi autonomamente..
Lo ZAINO è una scelta personale.
Quale marca scegliere o di quanti lt prenderlo è una scelta personale. La scelta è giusta quando si adatta alla nostra schiena e il peso è adeguato al nostro corpo.
Il mio zaino adesso è un 26 lt con un carico di 7 kg.
Le SCARPE sono una scelta personale.
Quale marca scegliere o che modello prendere è una scelta personale. La scelta giusta è quella che si adatta al nostro piede per la forma o per le esigenze dettate dalla strada che si deve percorrere.
Le mie scarpe hanno due caratteristiche fondamentali devono avere una pianta larga e non in Goretex.
Prepararsi al cammino è sempre una grande emozione. Preparare lo zaino un rituale che esprime quanto di noi conosciamo.
In un certo senso mettiamo noi stessi dentro lo zaino. A parte ciò che è essenziale per tutti esiste l’aggiunta che rappresenta quello che è essenziale per noi.
Nel mio zaino da 26 Lt oltre l’essenziale porto con me un pareo. Il mio fedele compagno di viaggio che uso praticamente per tutto. Dal proteggermi dal sole, dal vento o dalla pioggerellina al servirmi come riparo nei dormitori.
Il pareo mi permette di crearmi una sorta di cuccia lontana da sguardi indiscreti in entrata ed uscita.
E’ anche il mio leggerissimo asciugamano che si lava e asciuga in poco tempo.
Aggiungo di più anche di riparo nei sentieri per le zone ricche di moscerini fastidiosi.
Per me lo zaino è composto da quattro stagioni. Faccio finta di andar via per un giorno intero in cui potrei ritrovarmi ad avere la necessità di affrontare repentini cambi climatici. Ecco che in tal senso subentra il mio vestirmi a strati all’occorrenza e il non preoccuparmi se ogni giorno indosserò le stesse cose.

Dal 2017 al 2024 Santiago di Compostela